Il primo criterio che ha guidato il progetto è stato quello di aprire lo spazio verso l’esterno e verso la luce naturale.
Il vecchio corridoio di distribuzione è così scomparso e tre porte finestre vetrate sono state create nel muro che separa la zona giorno dall’ampio terrazzo.
L’originaria struttura dell’edificio è stata valorizzata attraverso il restauro dei soffitti a cassettoni lignei.  Un sobrio verde salvia, alternato a dettagli in oro e argento, è stato scelto per illuminare i preziosi decori.
Nella zona living (dove il controsoffitto non era di pregio) si è riportata alla luce l’esistente doppia altezza, creando così uno spazio studio incorniciato dalle restaurate travi originali in legno.
La cucina è stata disegnata dall’architetto, in modo da essere aperta verso il dining e la terrazza.
Nel pavimento sotto l’isola, il parquet in rovere lascia il posto ad un intarsio costituito dalla vecchie marmette, recuperate e riadattate alle dimensioni dei nuovi spazi.

La zona notte è composta da due camere e due bagni.
La camera padronale condivide il soffitto con il retrostante bagno, dal quale è separata attraverso una parete che non arriva a toccare i decori e da una cornice in ferro e vetro.
Questa soluzione ha consentito di lasciare integra la percezione del soffitto e di permettere alla luce naturale di scorrere liberamente da un ambiente all’altro.
La terrazza, che gode di una bellissima vista sulla città, è arredata da una cucina (realizzata su disegno di Carola Vannini), da un comodo dining e da un ampio spazio soggiorno.
I colori caldi dei materiali e i numerosi dettagli in nero sono il fil rouge dell’intero intervento. Da tale abbinamento deriva un ambiente caldo, confortevole, ma anche moderno.
Nulla in questo progetto è stato lasciato al caso, perché riteniamo fermamente che i dettagli facciano davvero la differenza.